Non è banale …

Che si pensi di voler incontrare un fotografo pluripremiato e autore di diversi libri fotografici come Davide, e che accetti di venire a Genova a mostrare i suoi ultimi lavori (clicca qui per il video della serata sul canale Youtube del circolo), commentandoli con aneddoti di una vita vissuta in ogni angolo del pianeta, presentato e simpaticamente pungolato da Maurizio Garofalo.

Non è per nulla banale che Davide e Maurizio siano stati a cena con noi prima della serata e che a tavola fossimo a chiacchierare come vecchi amici, e che tra le righe ci abbiano spiegato il metodo di lavoro, di ispirazione.

E trovo sempre più lontano dalla banalità che Davide (sempre Monteleone, ma Davide, un nostro amico) ci parlasse di testate come National Geographic o Newyorker, o VII o Magnum come le sue realtà quotidiane, spiegandoci che si ha a che fare con photo editor o agenti che in qualche maniera hanno sotto le loro mani l’Informazione.

Qualche tempo fa mai avrei immaginato di scrivere su Davide, quando ho visto a volte le mostre del World Press Photo con alcune sue immagini.

Eppure è stato.

Devo ringraziare di questo Davide, che ha trovato tra i suoi numerosi impegni il tempo di venire da noi, e non per gentile concessione, ma con un sincero entusiasmo di condividere con una platea ricettiva quanto ha vissuto con e di fotografia, sempre senza il distacco che si potrebbe temere dopo certi traguardi raggiunti.

Ma altresì vanno ringraziati coloro che hanno reso possibile tutto questo: Fabrizio, che ha individuato in Davide una personalità che poteva arricchirci nell’incontro, Federico, che ha seguito tutta la parte organizzativa, facendo scorrere l’evento come un orologio svizzero, e Drago, il Grande Marco, che non si è risparmiato in tempo e disponibilità per garantire la presenza sia di Davide che di Maurizio.

Nulla sarebbe stato possibile senza l’intervento dei nostri tre amici, che ringrazio per .aver offerto l’opportunità per noi del 36 e per chi ha usufruito di questo incontro veramente straordinario. E comunque dietro tutto questo abbiamo un debito di riconoscenza con Ivo e Maurizio che sono sempre presenti nel chiedere per noi alla loro cerchia di amici  fotografi.

Ma cosa abbiamo visto?

Un video girato su un cargo durante un trasporto tra russia e Cina, alternato a paesaggi e ritratti dei componenti dell’equipaggio.

Poi siamo passati alle foto, circa 150, che fanno parte di diversi reportage di Davide, dove ogni foto ha una storia dietro, che sia per la costruzione o per il messaggio evocato. Abbiamo visto immagini che da sole sono capaci di dare la sintesi di un evento, o spiegare una certa situazione che sia culturale o politica. Lo scenario in genere é quello dell’est, a partire dalla ricorrenza dei vent’anni dalla caduta del muro di Berlino fino ai migranti che attraversano l’europa.

Interessanti le considerazioni sul linguaggio, quanto la fotografia sia sempre un documento ma mai una verità, quanto la scelta del taglio selezioni solo quello che che si vuole mostrare, quindi dimostrare. Sono concetti importanti, ci fanno capire che la strada che noi percorriamo al circolo, ad ogni incontro, è giusta per avere gli strumenti di analisi per le nostre, ma comunque per tutte le immagini che analizziamo.

Eravamo pronti a questo evento sapendo del valore del lavoro di Davide, ma dopo questo incontro abbiamo conosciuto l’uomo, una bella persona.