Questa volta non abbiamo seguito nessun documentario per conoscere nei dettagli la vita di Capa e Taro, ma abbiamo ascoltato Federico.
E alla fine Raf gli ha detto: ”avrei voluto sentirti parlare per un’ora ancora
Credo che non si potesse trovare miglior complimento sulla ricerca biografica dei due fotografi, di cui non solo abbiamo apprezzato le immagini, ma anche vissuto le loro abitudini di vita, con una analisi degli umori storici e politici del tempo, indissolubili dalla comprensione delle gesta di questi due grandi attori dell’immagine.
E credo di interpretare il sentimento di tutti ringraziando Federico per averci dato questo omaggio.
Non potendo discutere sulla qualità delle immagini, ovviamente indiscutibile, visto che Capa ha praticamente creato il genere, abbiamo analizzato il mezzo tecnico dei tempi, avendo sia Leica del 39 che rollei biottica, immaginando le difficoltà che i fotografi del tempo dovevano superare per svolgere il loro lavoro.
Personalmente se da un lato sono stupito dalle capacità necessarie per realizzare certe foto con i limiti tecnici di un tempo, dall’altro sono stimolato a usare queste vecchie fotocamere, per capire il gusto dello scatto ‘conquistato’.
Ma queste sono piccole manie di un vecchio fotoamatore ancora legato alle sue origini, da non seguire, se si ha un pò di sale in zucca!