Oppure se preferite, pesci-aprile

Serata nutrita, viste molte foto considerando il tema relativamente limitato.

Farei inizialmente il riassunto

Hanno portato foto subacquee Pier e Gabriella

Invece Daniela e Daniele C sono stati prudenzialmente impegnati in foto d’acquario

Sul mercato del pesce e affini abbiamo avuto Antonella, Drago e Valle

Per ultima ma non ultima Aki ci ha proposto i suoi pesci volanti, simpatiche foto di aquiloni a sembianze ittiche.

Come commentare le prime di Pier e Gabry? Tecnicamente corrette, a mio parere si tratta di caccia fotografica, riprendere animali nel loro ambiente; ma inevitabilmente il paragone va alle immagini oramai presenti nel nostro archivio mentale, provenienti da riviste naturalistiche o documentari.

Anch’io ho vissuto un’esperienza affascinante in un atollo, e ho scattato numerose foto, ho un ricordo bellissimo, se rivedo le immagini so che in me evocano un ricordo forte, ma so altresì che le mie foto sarebbero fonte di attenzione superficiale da parte di un pubblico non specificamente interessato, oppure fonte di noia per un biologo, di disgusto per un operatore specializzato in riprese subacquee, di irritazione da parte di chi è interessato a fare il mio stesso viaggio trovandosi privato della sorpresa, per cui rimangono nel mio hard disk.

Aquario: non procederei oltre un commento tecnico, se la foto è corretta vuol dire che è corretta.

Relativamente interessante il quesito di Daniele C, rumore o non rumore? Ci ha proposto 3 elaborazioni con relativi software di riduzione dei disturbi da alta sensibilità: Mrx come al solito ha dato un quadro esauriente del problema tecnico, ma in effetti penso si tratti di una questione oramai datata, quando sensori soffrivano a ISO alti, ora tra full frame e nuovi sensori anche i telefoni di nuova generazione fanno miracoli

Ma poi a volte cerchiamo pure la grana, a volte usiamo la Olga per scattare foto diverse, a volte aggiungiamo i difetti delle vecchie diapositive..

comunque va anche bene per un approfondimento tecnico.

Brava Aki con i suoi aquiloni, sia per le foto simpatiche, sia per aver avuto pensiero diversamente pesce.

Personalmente ho apprezzato molto le foto di Antonella, una piccola storia in una decina di immagini, in un buon bianconero, con diversi dettagli che mi hanno dato un buon quadro delle banchine dove i pescatori scaricano il pescato, purtroppo non ricordo ogni singola foto ma non ho visto scatti inutili o ridondanti, ma inquadrature asciutte e dettagli significativi, come le mani che narrano una vita di lavoro.

Drago invece ha portato 2 serie, una scattata al nord Europa, dove le aringhe dominano il consumo, e che sono il pasto principale in pausa pranzo, con dettagli di bocche che si sfamano abbastanza inquietanti.

L’altra serie invece in Marocco, pescatori, gabbiani, colori, entrambe di ottima fattura.

Infine Valle ha riproposto un suo vecchio reportage al nostro ex mercato del pesce, dove riuscire a fotografare era stato ben problematico per permessi e ritrosia a concedere la possibilità di scattare ad un normale cittadino, poiché come oramai sappiamo, la nostra macchina fotografica viene vista come una potente arma di investigazione capace di creare mostri mediatici, termino con un sospiro di rassegnazione a questa diffusa ostilità nei confronti dei nostri obiettivi.

Torno per concludere alla declinazione pesce-aprile

Nel mio immaginario quando ho trovato che il 1° di aprile cadeva di venerdì, serata di circolo, ho proposto nel calendario “pesci” con in mente l’associazione pesce d’aprile, giorno degli scherzi, quando da bambino disegnavo un pesce e per scherzo lo attaccavo alla schiena dei mie compagni di scuola, o meglio succedeva che me lo ritrovavo io sulla schiena, l’arte dello scherzo innocuo, del ridere per ridere.

Sono così vecchio da avere ricordi polverosi e inutili?

Eppure ricordo qualche anno fa quando si era sparsa sul web la notizia che ci sarebbe stato un sensore da attaccare alle nostre vecchie reflex a pellicola, per trasformarle in digitali, tutti ad ordinarlo… ma era una bufala… anzi un pesce sul dorso delle nostre amate reflex.