Dopo l’esperimento di martedì scorso, eccoci a rivederci per partecipare alla serata di un normale venerdì di pandemia.

Il format è di 2 foto a testa, inedite a tema libero, commentate in primis dall’autore, a cui ognuno di noi poteva aggiungere il suo parere.

Tecnicamente è filato tutto liscio, sia per la piattaforma zoom, che ha consentito due ore e mezzo di connessione fluida, sia per la possibilità di condividere a piena finestra le immagini presentate, ma soprattutto per l’encomiabile capacità di tutti a gestire l’inserimento del proprio commento senza sovrapporsi alla voce di altri, quindi una serata talmente ordinata che qualcuno ha commentato essere stata addirittura migliore di quelle al circolo; non esageriamo…

Però abbiamo avuto una lietissima sorpresa avendo tra i partecipanti Doc e la Sugo, che mancavano da tanto tempo a causa (un’ottima causa!) di Martina, loro figlia, che abbiamo potuto tutti apprezzare in video, un momento per me di felicità.

Veniamo alle foto, considerate che ne abbiamo avute poco meno di 50: qualcuno ha portato foto attuali, quindi scattate da casa propria in questo momento di segregazione domestica.

Lucia ha dato un taglio grafico, mentre Furio ha portato 2 foto veramente molto forti, specie una ripresa su 2 anziani alla finestra che contemplano con espressione perplessa, e immaginiamo stiano guardando le strade semideserte.

DVD avrebbe portato un interessante lavoro attuale è concettuale: foto a 1 metro, la distanza attuale di sicurezza tra umani ora, e ha girato per genova riprendendo quello che trovava interessante a 1 metro dal suo obiettivo, lasciato a tutta apertura per sfumare tutto il resto sullo sfondo, ne abbiamo apprezzato solo 2 ma alla prima occasione vedremo anche il resto.

Altri invece si sono aggrappati a ricordi di vita normale con belle immagini di viaggio o paesaggi o street; Drago e Rosanna con scatti di ragazzi sulla giostra, plastici e grafici,  io con un paio di scorci della spiaggia di Rimini in infrarosso, Mrxas con due street di Las Vegas che fanno parte di un lavoro che apprezzeremo a emergenza finita. Danilo per la prima volta dal suo ritorno al 36 ci ha proposto 2 foto moscovite, molto apprezzate, Carmelo invece un esotico Marocco, durante una escursione nel deserto, Manu e Max con una proposta del carnevale di Venezia; particolare per Max l’ispirazione al nostro Fondatore Roberto Malatesta.

Vincenzo Tomma e Panaz hanno portato ottimi paesaggi, tutti realizzati durante viaggi che hanno mosso in tutti il senso della più sfrenata invidia.

Christian e Susanna ci hanno proposto ritratti particolari con modelle dipinte durante un WS con l’uso del flash in esterni in luce ambiente, con atmosfere inusuali; anche Gió si è proposta con ritratti, di cui uno in studio, molto curato, ed uno di strada, di un anziano cantore genovese, ripreso sotto i portici di caricamento, molto intenso.

Pier si è proposto con 2 mossi a teatro, con la fluidità di colori.

Tornando a Genova, Fabrizio ci ha portato due proposte del centro storico, mentre Giampiero non tradisce le sue riprese bilanciate in infrarosso sulla passeggiata di Nervi.

E ancora abbiamo le nostre nuove socie, Francesca e Patrizia (in arte madame Pagu) che si sono lanciate in questo battesimo.

Francesca ha proposto 2 foto eseguite durante il corso, una dei giardini di plastica, pulita(!) ed evocativa, e un ritratto (delle mani) di Patrizia, mentre posava durante la lezione di sala posa, molto delicato e anche se la ripresa era delle sole mani, bastava.

Madame Pagu invece ha portato una elaborazione creata durante un suo WS con una Mentoring molto interessante, dove è stata scelta un’immagine, un ritratto, poi inserito in una complessa elaborazione di ripetizioni con inserimenti di elementi simbolici, molto particolare e graficamente accattivante.

Quindi un intenso autoritratto,  con luce dalla finestra, giocato sul nero, e con il volto coperto dalla attuale mascherina di protezione, sempre nera, ed una specie di mappa stropicciata del mondo, a simboleggiare l’oscurità emotiva di questo momento: il mio personale plauso a questa ricerca.

Infine ultimo ma non ultimo Fed ci ha proposto un dittico evocativo, la spiaggia di Omaha, e il vicino cimitero americano, spiegando in questo caso quanto una sola immagine priva di didascalia rischi di essere incompresa, a confutare la frase “un’immagine vale più di mille parole” quando i richiami in gioco sono forti e ben caratterizzati nella nostra memoria collettiva. Visto che la discussione è stata molto interessante, ho pensato di registrarla ed estrapolarla in modo che possiate rivederla

Eravamo talmente concentrati sul fluire della serata che non ci siamo accorti (almeno io che guidavo) dello scorrere del tempo, ed è stato molto bello risentirci a parlare della nostra amata fotografia, ma soprattutto risentire le nostre voci che in questo caso sono state un importante ancoraggio alla realtà.

Inevitabile pensare quanto la serata sia stata importante sia per i contenuti, sia e soprattutto per i partecipanti, tutti noi che siamo inevitabilmente esseri sociali, ed in modo particolare per chi come noi è abituato a preferire la serata tra amici piuttosto che un adagiare le proprie membra su un divano davanti alla ricostruzione controllata della realtà da parte del nostro terminale televisivo.

Quindi un grazie a tutti i partecipanti, che siano stati solo virtualmente presenti senza intervento, sia a coloro che hanno fornito contenuti

Per il prossimo venerdì vi faremo sapere come proseguire, poiché sarà inevitabilmente un’altra serata in teleconferenza, e vediamo come organizzarla.

Ricordiamo di non esporci per con avere problemi noi e non crearli al resto della comunità, su questo io ci credo e per il momento non penso sia possibile avere soluzioni migliori ed ogni rischio non è più del singolo ma un rischio per la comunità

.S.

Un virtuale abbraccio a tutti