La serata libera ha lasciato spazio a Aldo, Fabrizio, Marco e Paolo. Aldo ci ha fatto fare il giro del mondo attraverso i volti delle persone, mentre Marco e Paolo ci hanno portato rispettivamente in Perù e Nepal. Il buon Fabrizio ci ha mostrato l’antica arte dei liutai con una serie di fotografie di un artigiano cremonese. E’ stata una ricca e piacevolissima serata di fotografia. Per chi non ha potuto partecipare ecco i link alle gallery della serata.

Commento della serata

Quando una serata libera riesce a liberare le immagini  di 4 nostri autori contemporaneamente, ecco che ne esce un venerdì come questo … Fabrizio, Aldo, Marco e Paolo ci hanno proposto il loro modo di interpretare il viaggio e l’essere umano. In ultima analisi questo è stato il denominatore comune della serata:  la ricerca e la rappresentazione dell’umanità.
Fabrizio ci ha svelato i luoghi ed i gesti di un’attività rara e riposta, il liutaio. Fabrizio è riuscito a rappresentare il suo lavoro con delicatezza e precisione, con uno slideshow curato, senza sbavature, dimostrandoci che è possibile realizzare un reportage in punta di piedi ed ottenere ottimi risultati.
Aldo ci ha proposto una lunga carrellata di street photography da ogni luogo  per mostrarci efficacemente quanto il suo modo di vedere il mondo sia cambiato negli anni … anche grazie alla frequentazione assidua del 36° !  Il suo stile è piano e semplice, ma la sua naturalezza gli consente  di mettere in posa i soggetti senza alterarne l’identità e cogliere gli sguardi con efficacia. Un buon lavoro, tecnicamente ineccepibile, sempre in progresso.
Nel Perù di Marco non solo persone: anche animali e paesaggi contribuiscono a descriverci  l’ambiente che ha visitato. Cogliere gli aspetti salienti di una realtà così distante per rappresentarcela in modo compiuto è già un merito di per sè. Se poi si riesce a farlo con una tecnica pulita ed essenziale  possiamo dire che l’obbiettivo è stato raggiunto.
La rappresentazione della spiritualità che permea quei luoghi è ciò che caratterizza il Nepal di Paolo. Nemmeno questo è un compito semplice: rendere per immagini l’inafferrabilità dello spirito richiede sensibilità e cura. Basta osservare le sua immagini per comprendere che proprio questo si cela dietro le sue fotografie: nessun effetto, nessuna postproduzione particolare, solo attenzione e rispetto verso le persone ed il loro “essere” .