PhotoDog, e non se ne parli più…

Ormai Luca sta raggiungendo la sua maturità fotografica, e dopo più di un annetto di latente latitanza fotografica si è presentato con ben 5 slides inedite.

Ricordo che anni fa portò un gruppo di foto dove si era perso a fare diverse forme di elaborazione, tutte buone ma discontinue, invece la sua prima proiezione di venerdì è il frutto di un attenta ripresa delle strutture architettoniche della Defense a Parigi elaborata in un bel bianco e nero che ha esaltato il grafismo, ottenendo buona omogeneità su tutte le immagini: un ottimo lavoro.

Quindi si sono succedute altre 2 proiezioni, Cuba e Mare d’inverno.

La prima realizzata durante un viaggio preparato accuratamente con Analisa in cui hanno potuto vivere la loro esperienza scoprendo una realtà meno conosciuta ai turisti, con il risultato di alcune foto veramente di alto livello.

Mare d’inverno invece è stato il suo costante quotidiano, vale a dire quella occasione di scatto a chilometro zero che serve a farci divertire facendo esercizio, con un buon risultato, tanta foto oserei dire candid (siamo sul mare e non sulla strada) sempre piacevole.

Le ultime 2 proiezioni, considerate da lui giocose poichè realizzate col telefono in realtà io le ho trovate non solo gradevoli ma veramente coinvolgenti.

Quella con scatti a NY é stata realizzata con una app su iphone tipo lomo, quadrata e con elaborazione un pò vintage. Purtroppo mi ricordo che avevo visto sul suo telefono scatti bellissimi ma fatti in bassa risoluzione; per fortuna Luca alla fine ha realizzato una bella proiezione sfruttando al meglio questi scatti.

L’ultima slide era un potpurri di scatti eseguiti con tutti i suoi vecchi iphone: deliziosa.

Quello che ci piace di doc è la sua semplicità nel proporsi, sempre con la sua lieve autoironia che alleggerisce l’ambiente e lo rallegra, il suo porsi sempre in gioco, il suo giocare con mezzi tecnologici e infine offrirci sempre immagini divertenti o intense su cui ragionare. Speriamo che non ci metta altri anni a portare sue foto…

Quando si porta un proprio lavoro si ha una sorta di tensione, per quando chi guarda la tua proiezione dovrà darti un giudizio, almeno questo succede a me.
Quindi dopo la proiezione Fabrizio ha avuto il suo meritato applauso…
La proiezione di Fabry vista dopo quelle di Luca, è nata da un’occasione di scatto con Paolo Micai, che ricorderete essere stato nostro ospite al circolo. Ebbene siccome Micai doveva realizzare un video su un ballerino latino-americano, ha invitato Fabry ad assistere alla realizzazione di questo video, e Fabry con l’occasione ha scattato un po’ di foto nei momenti di pausa.
Il fondo nero, la luce spiovente dall’alto e un corpo disegnato da Michelangelo capace di ogni figura di ballo: questi gli ingredienti per la serie di scatti che Fabrizio ha montato con una musica ritmata, perfettamente intonata e con tempi di sincronizzazione perfetti.
Gli scatti comunque non sono da meno, la composizione ha avuto sempre la sua buona parte e l’uso dei tempi ci ha regalato sia immagini nitide ed espressive del soggetto, sia mossi creativi.
Detto questo non c’era componente femminile del circolo che non fosse rimasta favorevolmente colpita, quindi Fabry ci ha mostrato un po’ di backstage con il nostro protagonista ritratto in camerino…impressionante quanto un’immagine di scena sia diversa da un ritratto, bastano pochi accessori come un paio di occhiali per connotare in maniera completamente nuova un soggetto, chi ha visto le foto ricorda:-)

Parliamo ora di un evento che diversi di noi hanno seguito, cioè il WS di Ivo.

La prima mattina Ivo ci ha illustrato l’ispirazione di un progetto, come si realizza, e nello specifico ci ha spiegato quanto le influenze culturali come film o libri possano determinare la volontà di progettare un lavoro a largo respiro, che può durare anche anni.

La mattina è terminata con la visione di diverse sue foto realizzate con questo ultimo viaggio, e abbiamo avuto la fortuna  di vedere immagini a mio parere eccezionali.

Dopo pranzo sono iniziate le letture dei nostri portfolio, e abbiamo cominciato a comprendere i nostri errori che normalmente intuiamo ma che non riusciamo a portare alla coscienza, sia su foto nostre, sia su quelle che vediamo al circolo.

Qualche correzione del taglio, ma soprattutto una spinta a  integrare i lavori che gli abbiamo proposto; ed è stato un esercizio utile sia per l’autore delle foto che per gli altri partecipanti, un confronto molto coinvolgente che credo abbia portato tutti noi ad un maggiore livello diautoscoscienza.

Secondo me questa e altre esperienze stanno portando la capacità critica di lettura delle immagini del circolo su livelli decisamente più alti, lo vedo ogni venerdí.

Ancora grazie Ivo!