Raf, c’è poco da fare, si distingue sempre per originalità, non perché è mio fratello, ma direi perché ha quella struttura mentale per rigirare le cose vedendole come io  con la mia prassi mentale  neanche immagino.

Però quando ha descritto il famoso fotografo a sorpresa ho immaginato si trattasse di lui, Leonard Nimoy: attore, regista, pittore, poeta, musicista, e per l’appunto fotografo.

Peraltro da quando era giovane ha avuto l’interesse per l’immagine, e a cominciato a scattare in bianco e nero, rimanendo fedele alla pellicola per tutta la vita, terminata il 27 febbraio di 2 anni fa.

E’ stato un fotoamatore sempre, magari benestante, tanto da permettersi lussi non comuni, ma avendo sempre innanzi a sé la voglia di esplorare e di comunicare con le sue opere.

Ottime le sue immagini ispirate a famose foto di Newton, ma con la provocazione di scegliere modelle molto in carne.

Ma Raffaele non si è accontentato di delineare la figura di Leonard come fotografo, ci ha offerto una intervista e ci ha fatto un ritratto dell’uomo Leonard, un uomo che malgrado il grande successo di pubblico non si è perso, anzi ha mantenuto tutta la sua umanità quasi incurante di quanto la sua immagine riscuotesse successo.

Una storia che ci ha tenuti attaccati alla sedia per tutoli tempo della bella narrazione.

Paola, qualche volta scatta, ed Emilio fa editing, elabora, postproduce, monta e sincronizza (!).

Un piccolo gradevole lavoro di pochi minuti, con simpatiche foto semplicemente del porto antico, ma carine e qualche volta direi interessanti, come una serie di ragazzi che si sono divertiti con un falò durante la festa di fine anno. Il montaggio di Emilio è sempre ottimo