Manu e Max ci hanno proposto una bella serata con le foto del loro viaggio a Londra di questa estate. Si vede subito che si sono divertiti e che hanno vissuto questa esperienza con occhio  e animo sereni.

Il complesso è stato presentato in forma di impaginato e questo grazie all’aiuto di Lorella, amica di Max, che lavora nella grafica e nei ritagli di tempo ha organizzato le foto scelte comunque dagli autori.

Questo anche per superare il limite della visione delle multivisioni via zoom ma per godere comunque di un prodotto che non sia solo una serie di immagini.

In effetti abbiamo potuto apprezzare la presenza in qualche schermata di più foto in modo che si creasse un dialogo tra immagini in qualche modo collegate, cosa apprezzabile visto che al momento non abbiamo altro modo di visualizzazione se non sequenziale.

Detto questo il pdf era suddiviso in diversi capitoli

Generale introduttivo, in cui abbiamo apprezzato le immagini della Londra nota, per avere subito una ambientazione

Quindi il capitolo architettura. Parliamo di una città di primo piano nel mondo e in continua evoluzione anche sull’aspetto dell’urbanistica, e gli scatti ci hanno presentato alcune peculiarità anche per la contemporanea presenza di edifici datati insieme alla nuova edilizia.

Per ogni turista che si rispetti una visita nei musei londinesi è d’obbligo, ma qui abbiamo una piccola notazione: Quando andai a Londra 18 anni fa, al Tate mi capitò di fotografare una coppia davanti allo skyline della città, mediamente apprezzata, e Max si è divertito a riproporne una sua versione, un confronto divertente.

Passiamo dunque allo street, che in Londra trova un suo importante motivo di ripresa, I nostri amici ci hanno proposto diverse foto ambientate, e posso dire che ho notato quanto Max non abbia messo in posa nessuno, come invece ha spesso fatto nei suoi viaggi, e l’ho personalmente apprezzato, Manu da parte sua ha scattato qualche foto rubata o preparata con la tecnica del mosso molto interessante.

A finire una bella serie di immagini scattate dal bus durante la pioggia, intitolata Dreams con le imprevedibili sfocature parziali di vetri appannati o gocce sui vetri del bus che hanno dato questo aspetto di realtà interpretata.

I commenti durante la serata sono iniziati con difficoltà a causa di un difetto del software per cui non tutti subito sono riusciti ad avere la disponibilità del microfono, ma risolto il problema la serata è stata molto partecipata.

Direi che all’inizio nessuno pensava di scartare foto o cambiare qualcosa, solo ad una rianalisi si sono trovate diverse pagine da modificare o qualche foto da escludere ma nel complesso il lavoro è stato apprezzato da tutti a pieni voti.

2 le discussioni interessanti nate dall’occasione di commentare alcune foto

La prima su inquadratura non orizzontale (tipicamente le foto volutamente storte) quasi ad unanimità si è arrivati alla conclusione che difficilmente questa alterazione della composizione aggiunge senso all’immagine, salvo casi di tale intensità di espressione del soggetto da far sorvolare quello che è stato considerato un difetto.

Mentre se viene ricercato, questo “ vezzo” dell’inquadratura storta, sa di voluto… insomma su questo siamo un pò conservatori.

L’altra questione è nata su una bellissima immagine di una coppia ortodossa e dietro per metà fotogramma un bus rosso in movimento: Croppare o non Croppare?

Il parere Mrx è di tagliare le parti che distraggono dalla concentrazione sul soggetto e concentrare la foto inquadrando solo l’essenziale, parere assolutamente corretto.

Io ho obiettato che per me il bus non riduceva l’evidenza sul soggetto, seppur occupasse mezzo fotogramma e fosse rosso, ma manteneva il soggetto nel suo ambiente.

Quello che a mio parere è stato interessante è aver potuto mettere a disposizione dei presenti 2 modi di leggere le immagini, entrambi corretti, validi e supportati; secondo me un passo avanti da gruppi di discussione dove si da una visione univoca nella lettura delle foto.

Insomma una bella serata, un ringraziamento a Manu e max e un grande piacere di aver avuto con noi Lorella.