Gianpiero non poteva deluderci, anzi ha dato una occasione di gustare foto stampate su carta, anziché guardarle a monitor.

Ma a parte il supporto e la modalità di visione, cosa ci ha proposto?

Una serie di street, o meglio train, vale a dire uno squarcio di vita di gente che si sposta in treno; quindi tutta la varia umanità che popola i nostri vagoni è passata dall’obiettivo dell’iphone di Gianpiero che ne ha colto le abitudini, i tic, le espressioni annoiate, le discussioni, gli atteggiamenti, il come si mostrano agli altri.

Un bel lavoro sul quale in diversi ci siamo soffermati cercando un gruppo di immagini che fosse più rappresentativo, e nel fare la scelta non riuscivamo a scartare che poche foto, segno che la qualità c’è.

Bella la presentazione in formato quadrato in un bianco e nero che potremmo divertirci a definire rigoroso (coma va di moda ora) che è il frutto di una elaborazione lineare ravvivata dal contrasto adeguato a creare tridimensionalità alle immagini, anche se tirate fuori da un cellulare.

Non facciamo in tempo a creare un buon editing che ci viene proposta una nuova serie di foto, questa volta ritratti.

Si tratta di scatti eseguiti in sala posa, e un po’ sarà merito del fotografo, un po’ delle modelle che posano con naturalezza davanti all’obiettivo di Gianpiero, tant’è che se il risultato si può misurare dall’invidia che provoca, ebbene in questo caso il risultato è maledettamente buono, visto che me ne sono tornato a casa con quel filino di contrarietà che Giampiero ha mostrato buoni e ricchi ritratti.

Tecnica ineccepibile, qualche idea sfiziosa nelle pose, modelle e modelli ripresi con la voglia di divertirsi a creare immagini insieme, sono gli ingredienti di un portfolio piacevolissimo da vedere.

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