Il lungo ponte di primavera e un intenso rovescio temporalesco abbattutosi su Genova nel tardo pomeriggio di venerdì hanno trasformato l’appuntamento del 26 aprile in una serata per pochi intimi.
Con previdenza il presidente aveva optato per una ‘serata libera’ che, attraverso le immagini proposte, possiamo affermare di essersi trasformata in ‘serata al femminile’.
Sono stati infatti sottoposti a visione tre serie di immagini realizzate da due socie.
Lucia ci ha mostrato quella che secondo lei è una ‘Venezia diversa’, cioè fuori dai frequentati percorsi turistici, e una serie di ‘sguardi’ realizzati durante il carnevale.
Anche per Gisella una serie di ritratti. Questi multietnici, ma realizzati in una sola occasione, ‘la festa dei mondi’, tenutasi al porto antico qualche settimana fa.
I lavori di Lucia, presentati in una forma molto ‘timida’ e ridotta, nel rispetto di quel che si predica durante le riunioni, cioè ‘fare selezione’, potrebbero essere accorpati e ampliati fino a creare una piccola proiezione. La nostra camminatrice instancabile é sulla buona strada per raggiungere questo risultato.
Gisella dal canto suo ha voglia di imparare, di crescere come autrice, ed é andata subito al sodo chiedendo un parere preciso su un ottimo ritratto, il migliore tra quelli proposti. Vorrebbe associare al bellissimo volto di una giovane donna genovese, pegliese forse, ripreso in maniera molto intensa, un luogo della nostra città, così da creare il dittico per la futura mostra ‘Un volto, un luogo’. Ne é nata una gradevole discussione che ha investito la forma generale di questo progetto. Secondo Giovanna sarebbe un peccato se si trasformasse in un esclusivo lavoro a carattere di viaggio, quindi ben vengano proposte del genere.