Una delle uscite del corso era una volta a Noli, dove andavamo insieme ai ragazzi del corso a fotografare i pescatori che tornavano dalla pesca e vendevano il pesce sulla piazzetta del lungomare, peraltro eravamo in tanti a fotografare e nessuno comprava pesce (freschissimo).

Tomma, alias Andrea Tomassini era tra i ragazzi del corso del 2008.

Noi avevamo scelto Noli poiché era capitato di fare un bel reportage sulla pesca dei cicciarelli sponsorizzata da Slowfood e dalla FIAF; ne uscì un buon gruppo di foto che venne pubblicato su un volume dove i lavori erano se ricordo bene 25.

Qualche anno dopo, Tomma e Franz, alias Francesco Zoppi, si chiesero quale progetto poteva essere interessante da svolgere e si ritrovarono a parlare e fotografare di stoccafisso.

Scoprirono che era un mondo, culinario, culturale, sociale, economico, e direi quasi politico.

E foto dopo foto, sagra dopo sagra, ristoranti e trattorie, friggitorie, negozi del centro storico, si accorsero che la cosa poteva crescere, e con un po’ di faccia tosta (di Franz) e molte buone foto presentate agli interlocutori, cominciarono a farsi conoscere nell’ambiente e decisero di affrontare in maniera organica la filiera che arriva nella cucina ligure e parte dalle isole Lofoten in Norvegia, dove viene pescato il merluzzo e preparato per l’esportazione.

Si sono autofinanziati un primo viaggio con famiglia, e realizzarono già un buon numero di immagini.

Successivamente, cominciarono a cercare sponsor, frase terribile al giorno d’oggi, ma subito ebbero risultati insperati, seguirono patrocini e collaborazioni, qualche giorno di ferie e tanto impegno, migliaia di foto, di chilometri, di ore in editing per arrivare al risultato che per ogni fotografo è un sogno, la pubblicazione di un libro.

La serata è stata lunga, ma dire in una serata cosa è successo in 2 anni di vita spesi intorno a questo progetto e una estrema sintesi.

Abbiamo dunque gustato (solo con gli occhi) le foto più rappresentative del progetto, che vanno dal paesaggio, al reportage al food photography; la qualità direi sempre ineccepibile, professionale, a mio parere è ben superiore a tanti lavori anche blasonati visti in giro, direi che Tomma e Franz hanno saputo organizzare il loro progetto realizzando un’opera esaustiva, nel frattempo hanno imparato un mare di cose, che va dalla pianificazione dei viaggi, al contattare i personaggi chiave, al saper risolvere l’aspetto fotografico, all’editing e alla fine alla cura editoriale del libro.

A questo punto chi li ferma?

L’anno fotografico del 36° fotogramma è praticamente finito, direi in bellezza.

Ma ci vediamo per gli auguri venerdì prossimo: come ogni fine anno facciamo una cena al circolo e ognuno porta qualcosa

Io ho prenotato dalla mia gentile consorte il suo piatto da esportazione, la quiche lorraine.

Sarebbe utile che chi intende venire rispondesse a questa mail dando anche indicazione se porta qualcosa, al fine di non avere 12 panettoni, 32 torroni e 42 bottiglie di spumante.

Ci vediamo per il 23 dicembre verso le 20-20,30 al circolo