Specifichiamo che abbiamo visto solo nudo femminile con una discreta varietà di riprese.
Quando ero ragazzo il nudo coinvolgeva talmente da non poter essere solo un esercizio di stile, e quando su riviste o mostre si potevano apprezzare belle immagini, belle davvero, l’invidia e la sensazione di essere così inavvicinabili era frustrante: modelle stupende fotografate in studi con attrezzature sbalorditive.
Magari si fotografava la propria fidanzata con giuramento di mai mostrare a chicchessia le foto anche se capolavori, ma che tanto capolavori non erano, scattate con luci casalinghe senza sfondi decenti e magari con la pelle a buccia d’arancia per il freddo.
Ma veniamo alla serata
Inizia il gruppo siciliano, con Giovanna Federico e me, con le foto prodotte durante il WS con Joe Oppedisano a Castel di Tusa.
Gió è molto selettiva e presenta solo 10 scatti a colori e 10 in bn.
Diverse immagini sono veramente piacevoli e alcune degne di stampa, con tagli molto curati e qualche bella invenzione sul colore.
Federico è di maglia più larga e propone qualcosa di più come numero; si coglie la differenza di stile, e direi di approccio alla modella. Ho trovato alcune reminiscenze con i grandi del nudo surreale del passato.
Quindi è toccato a me esporre il mio lavoro
Ho iniziato proponendo una slide creata con le immagini di noi 3 scattate a fianco nella stessa location, una specie di performance della nostra modella in un ambiente un po’ esoterico, con lo stesso sottofondo musicale che avevamo avuto in quell’occasione
Quindi ho proposto la mia proiezione, raccolta delle immagini che hanno fatto da diario di quest’esperienza.
Divertenti foto e filmati del backstage a ricordarci il piacevole soggiorno.
Comunque abbiamo mostrato quanta differenza di interpretazione esiste tra fotografi con condizioni identiche, direi inevitabile, oltre che stimolante.
Quindi siamo passati alle altre immagini.
Un folto gruppo era di Max, che fa questo genere da molti anni con ottimi risultati
Ho apprezzato molti inediti con luci estremamente curate capaci di disegnare volumi e forme, e forse ho percepito l’evoluzione del suo stile nel tempo, sempre più maturo.
Poi abbiamo rivisto le immagini di Tomma Panaz e Fabry prese durante un WS son modella che abbiamo organizzato al circolo lo scorso anno, curato da un bravo fotografo.
Alcune foto erano in ambiente, con belle luci naturali, e una ottima serie scattata al circolo in sala posa, sicuramente ben sfruttata.
Anche il buon Macchia ha presentato alcune sue immagini bucoliche con una generosa modella che ha rubato la scena allo sfondo che al confronto ha potuto solo sbiancare…
Abbiamo potuto apprezzare anche una citazione colta da parte di Pier che ha mostrato una breve slide con una sua personale interpretazione dell’allegoria di Leda e del cigno (quanti di noi erano preparati?)
Infine ho rivisto con grande piacere una bella serie di Aki con alcune interpretazioni quasi metafisiche del corpo.