Anni fa mi ricordo ancora assemblee che o stimolavano allo sbadiglio con slogatura della mascella o stimolavano adrenalina per i dibattiti feroci su problemi anche di entità modesta; quindi è con estremo piacere (frase introduttiva di ogni discorso del buon Carletto) che vi farò un resoconto di questa direi serena assemblea, che è stata pure elettiva per il consiglio direttivo, e dove, pur avendo parlato io per la maggior parte del tempo, posso dire di aver avuto una platea in certi momenti realmente divertita, non per mie particolari battute, ma per gli stupendi interventi di “rottura di tensione” o forse meglio di tempestivi attimi di disturbo da parte di Emilio, che quasi quasi spingerei sulla strada del cabarettismo.

Ma parlando di cose serie ho solo commentato la relazione scritta da Federico, segretario del direttivo, che ha puntualmente registrato ogni nostra attività (clicca qui per scaricarla).

Economicamente Annachiara ha rivisto i conti e ha notato che le quote annuali coprono esattamente le nostre spese ordinarie, e che quindi il corso di fotografia serve a mantenere un buon livello di investimenti che ricadono sulla qualità di serate e servizi che il circolo può serenamente affrontare, come ad esempio una sala posa  migliorata con flash e softbox nuovi e altri accessori, o gadget vari, e ancora tutto quello che rende la vita comunitaria più semplice e funzionale.

Posso dire che il merito di un anno, da definire secondo me come tra i migliori della vita del 36°, è da dare sia a un direttivo sempre efficiente, e con molte iniziative portate professionalmente a termine (vedi incontri con Insolera o Chiaramonte) sia alla collaborazione di molti soci, come ad esempio Gian Piero che segue la pagina FB, o Andrea, sempre puntuale nel tenere il sito aggiornato di contenuti, o ai soci tutti, che hanno sempre partecipato a ogni evento del circolo con entusiasmo, con una presenza al venerdì sempre corposa e con visione di molte foto inedite, o con le altre attività come le 3 gite con pullman sempre pieni.

Alla fine abbiamo chiesto come affrontare il rinnovo del consiglio direttivo, e senza direi tentennamenti si è deciso per una riconferma.

Ribadisco che il consiglio uscente non era quello di 3 anni fa, infatti qualche cambio nel frattempo è avvenuto, a differenza di quanto avviene in ambito di poltrone e potere…..

Su proposte e idee direi che abbiamo avuto solo richieste di piccoli miglioramenti, la cosa ci ha fatto piacere poichè lo sforzo che stiamo facendo vuol dire che è nella giusta direzione.

Rifaremo quindi molte delle iniziative sperimentate nel 2015, inviti, gite, ws, e anche sul calendario, direi che i temi e le scadenze proposte sono condivise.

Io ho dato solo un suggerimento su come rendere più consapevole il nostro impegno fotografico, cioè ricorrere più spesso alla stampa delle nostre immagini, al fine di concretizzare e finalizzare i nostri progetti, un piccolo pensiero per questo anno già partito.

 

Sabato mattina ci siamo visti in diversi, non molti, per vedere le mostre al ducale di Brassai e della Carmi, consiglio a chi non è andato, di non lasciarsele sfuggire, a fine mese chiudono i battenti, 10€ ben spesi.

Condivido con voi una considerazione: la Carmi è un’ottima fotografa genovese, Brassai è considerato una delle colonne della fotografia di inizio ‘900.

Per me la qualità è sempre ai massimi livelli in entrambi anche se con diversa notorietà, ma oggi a ripensarci la Lisetta Carmi ha prodotto foto di grande stimolo al pensiero etico, per la sua attenzione a chi si trova in qualche maniera a subire qualcosa dalla società, quindi una fotografa che ha preso la fotografia anche come impegno sociale, senza peraltro entrare mai nel retorico.