Venerdì 20 avremo al Galata museo un ospite d’eccezione che ormai ricordate tutti, Giovanni Chiaramonte, e non sto più a presentarvelo, solo vi dico della veloce testimonianza di venerdì sera di Maurizio che con poche parole ha disegnato una figura eminente di grande spessore e capacità oratoria.
Rispetto a qualche tempo fa la nostra associazione ha incrementato una scelta culturale, di avere ospiti d’eccezione, poiché siamo convinti che il confronto è base per la crescita, e se il confronto si può avere con personaggi illustri del panorama fotografico italiano, il nostro bagaglio culturale ha modo di crescere maggiormente.
Ho avuto anni di esperienza in fiaf (www.fiaf.net), che ha portato sicuramente nuove conoscenze, incontri, occasioni, ma in seguito ho percepito una sorta di immobilità dovuta alla struttura stessa dell’organizzazione.
Ma da quando abbiamo realizzato il 36×36, che molti di voi ricordano per esserne stati partecipi, abbiamo avuto ospiti che ci hanno regalato serate memorabili di parole e immagini.
Da allora le nuove amicizie che abbiamo legato ci hanno consentito di entrare in un mondo che credevo inavvicinabile, quello della Cultura Fotografica Italiana, e da allora grazie ai consigli ed il tramite del nostro amico Ivo  e quindi di Maurizio, abbiamo già avuto diversi incontri sia in sede che al Museo Galata, che sta diventando una piacevole consuetudine.
Per avere questo occorre pianificare molti aspetti, che vanno dal contattare l’ospite al trovare la location, e il provvedere alla logistica del trasferimento e del soggiorno.
Tutti aspetti che comportano un impegno del direttivo e un piccolo costo che sosteniamo volentieri per il piacere di avere questi eventi.
Anche per questo che vogliamo, come già detto in precedenza, una sala piena quando avremo il Prof Chiaramonte.
Ora accenniamo alla serata dell’ipernitido. L’idea era, dopo la serata dedicata allo sfuocato, di avere un tema opposto.
Non c’è stata la solita partecipazione pur pensando che il tema fosse relativamente semplice; in realtà la serata dedicata a foto e frasi ha avuto un successo di partecipazione e contenuto superiore.
Quindi alla fine avevamo 40 foto da valutare di 5-6 soci, e già nella visione d’insieme c’era molta discrepanza tra immagini, sintomo che chi ha partecipato non aveva ben chiaro come interpretare il tema.
Si è cercato dunque quello che poteva essere il filo conduttore al tema, e dalle discussioni una foto nitida non era sufficiente. Si è pensato alla macro, che per sua caratteristica deve essere nitida, o al fuoco selettivo… insomma un po’ di smarrimento generale, ma forse alla fine la definizione che rispondeva meglio poteva essere di quell’immagine che vive per la definizione, quindi per esempio un muro con luce radente, una veduta o un panorama che abbia dettagli in tutta la profondità, a partire da pochi metri.
In conclusione secondo me lo stimolo c’è stato, e se si può avere interesse a realizzare qualche scatto che abbia la prerogativa della nitidezza, ora abbiamo una strada tracciata sulla sua esecuzione.
dunque termino con un aforisma di Ansel Adams:
Non c’è niente di peggio di un’immagine nitida di un concetto sfuocato 🙂
Un sentito ringraziamento come sempre ai coraggiosi che hanno portato immagini, che in ogni caso erano di ottima fattura, in assoluto.
A venerdì