Direi un discreto successo, ma prevedibile visto che i fotografi sono curiosi viaggiatori.

Ogni autore ha presentato lavori secondo un proprio stile, anche se talvolta con novità o eccezioni.

Norberto ha presentato ben 3 città, e senza andare molto lontano per le prime due, Genova e Savona.

Su entrambe si vede il suo occhio da architetto, linee verticali perfettamente curate e inquadrature con volumi proporzionati.

Interessanti alcune prese in savona, sia certi riflessi che un’infilata di via paleocapa con lo sfondo di un gigante del mare.

Su Varsavia ha invece presentato un lavoro sulla parte dei monumenti dedicati all’olocausto.

Interessante per me il ritrovare su certe postproduzioni le tonalità che cercavamo ai tempi in diapositiva, ben sature e con cieli molto polarizzati da diventare inchiostrati.

Tomma invece ha presentato una sua versione di Londra, stranamente per lui in bianco e nero, ma con ottima produzione di vibranti toni grigi.

Foto sicuramente interessanti con alcune di queste che hanno svettato su tutta la produzione vista in serata, sempre con senso della composizione ma con la marcia in più di scelta del momento dello scatto significativa. Anche i murales in toni di grigio parlavano la lingua del colore, bravo tomma!

Io ho ricercato vecchia produzione del 2009,  lasciata nella cartella dell’hd per tutti questi anni, e ho deciso di rispolverarla.

Una Roma spero resa romanesca, con monumenti e antenne, con soggetti per strada con la faccia inequivocabilmente caciara, con cartelli da presa per i fondelli come i romani sanno fare, mi sono divertito a rivederle, e le ho condivise.

Panaz ha portato sia Tallin che Sighisoara, viaggi un pò esotici, con immagini pulite, ben diverse da grandi metropoli, con ancora dimensione di paese solo leggermente dilatato.

Carmelo invece ci ha dedicato una Palermo molto contrastata, dai monumenti di eterna bellezza, all’eterno sudiciume di certe strade.

Molto bella l’immagine dedicata alla processione di Santa Rosalia, avrei voluto farla io.

Non poteva mancare Parigi, e Fabry ha dedicato diversi scatti alla stravista Tour Eiffel, ma sempre piacevoli, senza dimenticare qualche vista notturna dall’alto o alla Defense, tanto da piazzarsi probabilmente sul calendario.

Giampiero ci ha portato non un luogo di villeggiatura ma di lavoro, Stravanger, ripreso alla sua maniera, scatti equilibrati in quasi assenza di esseri umani;  foto un pò sognanti con quel senso di tempo cristallizzato, dove le navi sul molo sembrano non dover mai partire, ma stare lì ad aspettare l’obiettivo di Giampiero.

D’altro canto se queste navi sono state trasformate in musei il loro destino è di aspettare che arrivi Giampiero a riprenderle.

Infine parliamo di Federico e della sua ultima produzione dedicata a NY, anche qui elaborazione in bianco e nero, molto curata, ma con scatti sparsi per la città, degli street vivaci con la coppia che esce da un teatro di Broadway, o la donna che legge i nomi delle vittime dell’11 settembre, o varia umanità sulle sponde dell’East River, e sullo sfondo di un ponte di Brooklyn incoronato da meravigliose nuvole.

Insomma una bella e ricca serata di immagini.