Siamo alla 2° Pasqua in casa con le limitazioni a cui non riusciamo ad abituarci, ma il 36 non demorde, e anche in questa serata abbiamo avuto foto e condivisioni.

Per primo si è proposto Alex, socio da dicembre, ma non credo che scatti da poco tempo, le sue immagini sono già buoni paesaggi, sa scegliere il soggetto e presentarlo adeguatamente, tanto che ho dovuto stimolare i presenti per analizzare meglio le foto e trovare qualche imperfezione.

Sia chiaro, se volete chiamarlo sport va bene, ma è un esercizio importante che affina l’occhio nella critica fotografica, e dopo in diversi hanno saputo fare una critica che credo si sia dimostrata costruttiva. Qualcosa che riguarda l’inquadratura, o l’elaborazione, anche se a prima vista le foto sembrava andassero già bene.

Antonella sta proseguendo, come Gisella e Norby, sul progetto lanciato da Gianpiero su linea di costa, ovvero mare urbano.

Nel caso di Antonella, la sua preferenza va alla luce morbida del nuvoloso col mare invernale: scorci a prima vista tristi e melanconici, ma tutti abbiamo apprezzato l’atmosfera un po’ sospesa.

Gisella, che peraltro ha presentato anche lei  la costa di levante come Antonella, ha dato la sua versione, con una luce più brillante, anche se le sue prove migliori sono ancora gli scatti del suo ponente. Anche qui secondo me è stata interessante la discussione sugli elementi di valore delle immagini e come evidenziarli.

Norby ha solo testato l’argomento mare urbano, portando alcune foto di strutture portuali.

Per il momento vanno bene, come inerenza al tema, anche se nella fattispecie non erano particolarmente significanti.

Ma per ora ogni proposta va esplorata, perché potrebbe essere di stimolo per altre persone e serve a chiarire il tema e le sue finalità.

Furio, stimolato dalle foto della scorsa settimana, ci ha presentato 10 ritratti femminili, di cui alcuni piacevoli.

Pier finalmente ha potuto fotografare il caligo del primo aprile; ha trovato il suo punto panoramico sul righi così ci ha offerto una Genova con nuvole anziché mare, un’atmosfera veramente magica del porto e della lanterna, che potrebbe rientrare nel progetto di cui abbiamo parlato.

Quindi ho riproposto una mia slide su scatti alla fascia di rispetto, ho illustrato la modalità di ripresa mostrando l’attrezzatura usata per ottenere artigianalmente un tilt-shift con mezzi di fortuna. Questa tecnica di sfuocato parziale mi diverte perché mi consente in ripresa di concentrare l’incisione sui dettagli che voglio siano di guida e lasciando il resto sfuocato perché sia evocativo.

Infine Drago ha mostrato una curiosità di elaborazione in cui è possibile cambiare il cielo di una foto, con uno a disposizione dal programma di elaborazione

Ne è seguito un dibattito su come sta diventando l’elaborazione  e quanto possiamo parlare ancora di fotografia.

Poi come abbiamo sempre sostenuto al circolo, l’importante è divertirsi.