Venerdì 10 Dicembre 2021, alle ore 18, nella Sala di Minor Consiglio di Palazzo Ducale di Genova, l’Associazione Culturale 36° Fotogramma presenta l’incontro fotografico con Francesco Cito e Paola Gallo Balma: Generazioni a confronto.

Moderatore Federico Montaldo.

Francesco Cito.

Secondo Ferdinando Scianna, “è forse uno dei migliori fotogiornalisti italiani, ha l’istinto del fatto, la passione del racconto, la capacità di far passare attraverso le immagini con forza di sintesi e rigore visivo l’essenziale delle cose”.

Nasce a Napoli nel 1949, vive e lavora a Milano.

La sua carriera ha inizio nel 1972 a Londra, dove inizia a dedicarsi alla fotografia. Dal 1975 diventa fotogiornalista freelance, collabora per il Sunday Time Magazine, ottenendo la sua prima copertina col servizio “La mattanza, sull’antico modo di pescare i tonni in Sicilia”.

Nel 1980, dopo l’invasione sovietica, è uno dei primi fotoreporter che raggiunge clandestinamente l’Afghanistan, viaggiando a piedi per 1200 chilometri con vari gruppi di guerriglieri. Qui ritornerà nel febbraio 1989 come corrispondente de Il Venerdì di Repubblica per documentare il ritiro dell’esercito sovietico.

Tra la fine del 1982 e l’inizio dell’anno successivo è a Napoli per un servizio sulla camorra, pubblicato in tutto il mondo.

Dal 1983 al 1989 è, in varie riprese, sul fronte libanese come corrispondente del giornale Epoca. Nello stesso periodo inizia a recarsi anche in Palestina per riportare le condizioni del popolo palestinese all’interno dei territori occupati.

La sua presenza nei “luoghi caldi” prosegue in occasione della Guerra del Golfo: sulle pagine de Il Venerdì di Repubblica documenta nell’agosto del 1990 l’arrivo dei soldati americani in Arabia Saudita dopo l’invasione del Kuwait, nonché le fasi successive della guerra.

In Italia alterna reportage sulla mafia e su fatti di attualità con lavori su eventi particolari quali il Palio di Siena.

Nel 1995 e nel 1996 il World Press Photo Contest gli conferisce il Primo premio per i servizi Matrimoni napoletani (1995) e Siena, il Palio (1996).

Dal 1997 l’obiettivo è anche puntato sulla Sardegna fuori dagli itinerari turistici, tra il sociale e le tradizioni, lavoro già in parte racchiuso in in foto-libro.

Nel 2000 realizza un reportage sul “Codice Kanun”, l’antica legge della vendetta di origini medievali nella società albanese.

Nel 2007 è invitato dal Governatorato di Sakhalin (Russia), l’isola ex colonia penale raccontata da Checov, per un lavoro fotografico, sul territorio, illustrando la vita e le attività produttive, a seguito della scoperta di ingenti giacimenti petroliferi. Lavoro divenuto una mostra e un foto libro editato in Russia.

Nel 2012 la prestigiosa casa di gioiellieri parigini “Van Cleef & Arpels” gli commissiona la realizzazione di un lavoro fotografico, in cui descrivere l’operosità attraverso le mani dei loro artigiani, nel confezionare i gioielli più esclusivi del mondo. 50 immagini raccolte in un volume stampato in nove lingue.

Numerosissime le mostre in Italia e all’estero, e la pubblicazione di fotolibri.

Ha collaborato e pubblicato sulle maggiori riviste nazionali e straniere:

Bunte / Epoca / l’Europeo / Figaro mag / Frankfurter Allgemeine mag / Illustrazione Italiana / Il Venerdì di Repubblica / The Indipendent / Io Donna / Il Sole 24 Ore mag / L’Express / Life / The Observer mag / Panorama / Paris Match / Sette-Corriere della Sera / Smithsonian mag / Stern / Sunday Times / Traveler / Zeit mag

Riconoscimenti

– 1995 il World Press Photo gli conferisce il terzo premio Day in the Life per il “Neapolitan Wedding story ”

– 1996 il World Press Photo gli conferisce il primo premio per il Palio di Siena.

– 1997 l’Istituto Abruzzese per la storia d’Italia contemporanea, gli conferisce il premio “Città di Atri” per l’impegno del suo lavoro sulla Palestina.

– 2001 il Leica Oskar Barnak Award lo segnala con una Menzione d’Onore per il reportage “Sardegna”

– 2004 riceve il premio Città di Trieste per il Reportage. I° edizione

– 2005 riceve il premio: La fibula d’oro, a Castelnuovo Garfagnana (LU)

– 2005 riceve il premio ” Werner Bischof ” Il flauto d’argento ad Avellino

– 2006 l’associazioni FIAF lo insigna del titolo “Maestro della fotografia italiana

– 2006 vince il premio Bariphotocamera

– 2007 riceve il premio Benevento

– 2009 vince il premio San Pietroburgo (Russia)

– 2009 insignito del premio Antonio Russo per il reportage di guerra, (Pescara)

– 2013 vince il primo premio Canon – Mondadori

 

Paola Gallo Balma

Nasce nel 1982 e cresce in un piccolo paese vicino a Torino.

Si laurea nella magistrale al Politecnico di Torino nella prima facoltà di Architettura.

Negli anni universitari si avvicina alla fotografia come autodidatta e collabora dall’età di 24 anni con un fotografo locale per lavori su commissione.

Architettura e fotografia diventano due percorsi di analisi, progettazione visiva e ricerca personale che viaggiano parallelamente nelle sue esperienze lavorative decidendo di portare avanti entrambe le passioni. Collabora così nello stesso momento sia in studi di architettura che con diversi fotografi locali.

Negli ultimi anni, spinta dalla voglia di migliorare, decide di concentrarsi sulla fotografia e si avvicina alla fotografia autoriale, descrittiva e interpretativa.

Nel novembre 2019 parte per l’Argentina viaggiando nella Patagonia tra Bahia Blanca e Ushuaia .

Al ritorno del viaggio partecipa a dei concorsi fotografici con il progetto “il gaucho Pol”, lavoro che riceve numerosi riconoscimenti:

– BIFOTO FEST 2020 (SARDEGNA) fra i 13 portfoli selezionati

– RIAPERTURE 2020 (FERRARA) fra i 20 portfoli selezionati

– CIRCUITO PORTFOLIO ITALIA più volte segnalato nelle varie tappe, menzionato nella tappa di Corigliano Calabro

– MIFA 2021 al 1° posto nella categoria PORTFOLIO

– selezionato per il CIRCUITO OFF al RIPHOTO 2021 di Rivarolo C.

– selezionato per l’ESPOSIZIONE nel PHOTOFESTIVAL DI MILANO 2021

– menzione d’onore speciale nel CIRCUITO OFF  al  BFF  di Mantova 2021

– menzione d’onore per la categoria portfolio ALL’IPA 2021

– partecipazione al progetto “Photolio” della galleria ATB  di Torino.

Con il lavoro “C’eravamo tanto amati” “, Corniglia 2020 ha vinto la tappa del Portfolio Italia 2021 di Torino ed è stata selezionata in diversi concorsi.